domenica 17 marzo 2013

Mi presento

Salve.
Questo dovrebbe essere un post importante. Tanto vale, so a malapena cosa scrivere. L'ideale sarebbe dire chi sono, per chi non mi conoscesse. Allora dico che mi chiamo Flavia, (Flavague nelle poche realtà virtuali che frequento), 19 anni, studentessa di Lingue e Letterature straniere moderne. Parlare di me in questi termini sarebbe come identificare una nicchia di persone che, come me, frequentano questa facoltà, hanno i miei stessi anni e si chiamano Flavia. Sarebbe a dire: niente. Ci saranno almeno 5000 persone che corrispondono a questi criteri, ed anche il numero è poco significativo (decisamente improvvisato).

Parliamo quindi di qualcosa di più serio, giusto per riuscire a capire perché diavolo sto scrivendo qui, su una piattaforma virtuale che oso utilizzare. Sono una persona molto curiosa, dote utile, non eccessivamente creativa (capacità che mi sarebbe decisamente molto più utile) e troppo seria. Ed è proprio questo il problema: la serietà a lungo andare finisce per fossilizzarsi e diventare un groviglio di noia e -no- io non voglio affatto diventare una persona noiosa.

 L'autoironia mi appartiene, ma in una maniera decisamente distruttiva (pensate ad un monologo fra due parti che si danno contro, che si insultano con sorriso sghembo ed amaro, mentre il pubblico che le guarda ride di gusto, credendo fermamente che quel cabaret sia solo una messinscena, che gli insulti non siano veri: no, mi spiace, così non è). Ed ora, in questo momento di blocco creativo (l'incubo del foglio bianco di ogni scrittore!), mi è sembrato il caso di togliere questa maschera da persona seria, finta intellettuale ed accanita ficcanaso per dare un senso alle mie parole, o almeno provarci.
Il gatto fa le fusa accanto a me. Che noia, mi dico. Anche nel tentativo di sembrare una persona affabile risulto essere decisamente seria e didascalica.

Che altro? Mi piace scrivere, davvero tanto, e non me la cavo troppo male (o almeno questo è ciò che mi è stato detto dai poveri beta readers che ho assillato). Scrivo poesie, racconti, frammenti ed ho iniziato da poco un romanzo (che per ora non ha ancora l'onore di poter essere definito tale). Ma voglio anche scrivere di me perché uno (pseudo)scrittore che non riflette su se stesso è decisamente un pessimo scrittore. Rischierebbe invece di diventare un pedante erudito, rinchiuso fra le alte pile dei propri libri, incapace di alzare lo sguardo verso la finestra. Nel mio caso, questa finestra non dà solo sul giardino - fra poco è primavera e sarà uno spettacolo- ma soprattutto sul mio mondo interiore. Pensate alla finestra della Woolf, intesa proprio come simbolo dell'interiorità, come piccolo contatto fra il proprio io ed il resto del mondo, come sguardo su di sé. Nel tentativo di esorcizzare questa prospettiva mi dedico all'autoanalisi, davanti ad un pubblico di anonimi lettori.

Non garantisco nulla di buono, anche se ho moltissime idee per la testa. Mi piacerebbe condividere opere, parole, immagini, persone-autori che mi hanno particolarmente colpita e che vorrei far scoprire a più persone possibili. Sfruttare questo aspetto di Internet (che forse non è solo utile per stalkerare e guardare video idioti) mi dà decisamente molta soddisfazione, mi fa sentire meno pigra e perdigiorno, soprattutto quando rimango inchiodata per ore davanti ad uno schermo. Potreste vedere questo blog come un pretesto -e forse lo è- ma che importa se mi aiuta?

Un autoinganno come tanti altri, d'altronde non è un caso che io ami così tanto soffermarmi su questo aspetto: Svevo ed il suo Zeno lo hanno ben dimostrato. Ed in quanto sveviana (convinta) non mi voglio smentire. Ma tornerò a parlare di Svevo e dei suoi adorabili personaggi al più presto, nel tentativo di fare proselitismo.

Per ora direi che può bastare, spero di non aver abusato del vostro tempo. Il gatto intanto ha dormito per un'ora, s'è svegliato e s'è impossessato temporaneamente della mia tastiera. E' decisamente difficile parlare e scrivere di se stessi, ancora di più se una palla di pelo cerca di mettere un freno ai miei migliori propositi.
A presto.


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